Intervista sul Test del Villaggio

 

copertina-villaggioxsito

Tramite quest link si può accedere all’intervista in cui spiego che cos’è il TEST DEL VILLAGGIO.

http://www.psicologi-italiani.it/psicologi/area-pubblica/libri-di-psicologia/la-tecnica-del-villaggio-spiegata-da-luca-bosco-e-lino-g-grandi.html

 

IL TEST DEL VILLAGGIO CON GLI ADULTI

Il test è un utile strumento per darci una fotografia sul nostro mondo interno, per descriverci nella fase di vita che stiamo vivendo, così come per rilevare quelle situazioni “storiche” che ci hanno formato e definito (e che magari hanno portato a delle condizioni che si vogliono modificare). Attraverso una seduta di circa due ore, di cui la prima parte dedicata alla costruzione del villaggio, la persona verrà accompagnata nell’analisi del proprio villaggio, alla ricerca del significato profondo della propria costruzione.

Chi volesse sperimentarlo, su di sé o sul proprio bambino, può contattarmi!

foto 1

cropped-imgp5651.jpg

 

GRUPPI DI PSICOMOTRICITA’

psicomotoria

Si stanno organizzando dei piccoli gruppi di psicomotricità per bambini di 3 e 4 anni, secondo il metodo Aucouturier. Nel caso vi fossero richieste, si valuterà se attivare anche il gruppo dei 2 anni e dei 5 anni.

Il giorno prescelto potrebbe essere il martedì alle ore 17:45 (o 18:00), un incontro a settimana, della durata di un’ora.

Il costo per un ciclo da 4 incontri è 75€. Chi prenota da subito l’opzione da 10 incontri, potrà usufruire di uno sconto, pagando 150€.

Chi fosse interessato, può contattarmi per fissare un incontro di conoscenza (con i genitori, senza il bambino), al fine di valutare se e in quale gruppo inserire il bambino. In alcuni casi, è possibile richiedere (o verrà proposto) un percorso individuale per il bambino (alternativo o parallelo al gruppo).

Il laboratorio di psicomotricità vuole essere uno spazio/tempo di ricerca che offre ai bambini la possibilità di esprimersi e di essere ascoltati nel loro gioco. Il gioco costituisce una risorsa privilegiata di relazione e d’apprendimento, favorisce un positivo intreccio di funzioni cognitive, motorie, sociali e creative, consente al bambino di trasformare la realtà, realizzare i suoi desideri e scoprire le sue potenzialità.
Partendo dalla ricchezza dell’espressività del bambino, l’attività psicomotoria può:
– fornire ai bambini uno spazio di espressione e comunicazione finalizzato al benessere relazionale;
– favorire una visione del bambino come soggetto competente, creativo, attivatore di connessioni importanti per la propria evoluzione personale;
– aiutare il bambino a sviluppare la propria identità personale;
– sostenere l’integrazione del gruppo valorizzando le produzioni del singolo ed integrandole per favorire la collaborazione;
– nella psicomotricità adulto-bambino, contribuire a rafforzare la relazione tra genitore e figlio, e fornire strumenti importanti per aiutare il proprio figlio nel suo percorso di crescita.

 

img_4009-880x587

Riflessioni sul comunicare, l’ascoltare e il conoscere

circolo

Conferenza organizzata dal Circolo Culturale Marotta
circolo culturale Marotta

Giovedì 18 febbraio 2016, a partire dalle ore 16:00, presso la sala convegni della Croce Rossa a Marotta.

L’intervento del dott. Luca Bosco prende spunto dal tema che quest’anno è stato scelto dagli organizzatori per il sedicesimo anno sociale del Circolo Culturale Marotta, e verterà su una serie di riflessioni sul comunicare, l’ascoltare e il conoscere. Si tenterà di trovare un filo conduttore per comprendere meglio l’importanza di questi tre aspetti per il benessere e l’evoluzione dell’essere umano. Attraverso l’immagine del “fare spazio” si proverà a rispondere ad alcune domande, come: siamo davvero in grado di comunicare? Perché è così difficile ascoltare? A che tipo di conoscenza possiamo accedere in questa epoca di strumenti tecnologici che ci mettono in rete potenzialmente con tutto il mondo? Quali sono le leggi che governano la comunicazione? Che cosa significa “ascolto attivo”? Perché in questa epoca di iperconnessione e di social network, idealmente creati per essere sempre in relazione, emergono sempre più difficoltà di comunicazione, chiusura, pregiudizi e solitudine?